E’ una Sicilia diversa, quella che in questi giorni vede le temperature riabbassarsi vorticosamente, dopo lunghe parentesi primaverili. Una coda invernale a sostegno del comparto agrumicolo che, grazie a un termometro più rigido, riprende velocemente quota.
Giovanni Scavo, responsabile commerciale dell’azienda siciliana “Il Girasole”, guidata dalla famiglia Tripoli, riferisce: “Il ritorno del freddo è stato salutare per il mercato degli agrumi: da un lato la tenuta del prodotto (shelf-life), dall’altro il rilancio dei consumi di agrumi, soprattutto con le spremute. Ciò ci ha consentito di movimentare anche le pezzature medio-piccole, con una ripresa delle vendite. Possiamo ritenerci davvero soddisfatti, nonostante la crisi perdurante dettata dal Covid, la sfiducia economica, e le continue sfuriate dell’Etna che, con la sua attività parossistica – e conseguente pioggia di ceneri – ha danneggiato e ‘graffiato’ la frutta”.
Il presidente della Cooperativa Il Girasole Carmelo Tripoli e Mario Tripoli, responsabile della produzione.
Il calendario commerciale de Il Girasole abbraccia tutto l’anno, tra varietà precoci e tardive. Le principali tipologie di frutta lavorata sono: Navel, Tarocco, Moro, Sanguinello, clementine Nova e mandarino tardivo di Ciaculli, albicocche, pesche e nettarine.
“Il grande lavoro di cura e selezione messa in campo in questi giorni, grazie alla competenza del nostro staff, ci ha premiato – proseguono il presidente della Cooperativa Carmelo Tripoli e il responsabile della produzione Mario Tripoli – fortunatamente non abbiamo sofferto il calo legato al nuovo ciclo di eruzioni del vulcano, anzi. A febbraio e marzo abbiamo registrato un incremento che ha toccato picchi del 30, 40%, potenziando la Gdo e l’export, con frequenti richieste da parte della Germania”.
Un andamento che, in proiezione, dovrebbe consentire agli operatori di chiudere la stagione agrumicola in positivo: “Le eruzioni in corso – continuano i rappresentanti dell’azienda – hanno anche fatto sentire la loro influenza: pertanto speriamo che l’aumento degli scarti di lavorazione possa essere compensato da un miglior andamento del mercato”.
In questo momento, Il Girasole si sta concentrando sull’ultima fase della raccolta, con le arance medio tardive, nelle varietà Tarocco Gallo, Sciara, Meli e Sant’Alfio. “Attualmente abbiamo anche disponibilità di mandarini tardivi di Ciaculli – conclude Giovanni Scavo – il 15 aprile chiuderemo la raccolta del Tarocco Meli e, a maggio, termineremo la campagna con il Sant’Alfio”. Un successo dopo l’altro, per la cooperativa che opera alle pendici dell’Etna e che, grazie al cambio di look – nuovo brand, nuove etichette, nuovo packaging – ha conquistato distributori e consumatori.
Il Girasole Soc. Coop. è un azienda che, anche in momenti critici come quelli che stiamo attraversando, ha continuato a investire su un team specializzato, sui macchinari, le risorse e la comunicazione, dimostrando grande lungimiranza e fiducia nel futuro.