“Parte con leggero ritardo, ma con ottime caratteristiche organolettiche la campagna 2022/23 delle arance Naveline siciliane. A livello commerciale, non c’è nessuna criticità da segnalare, al momento, dato l’equilibrato rapporto domanda-offerta”. Così Giovanni Scavo, responsabile commerciale del Girasole Soc. Coop., riassume l’andamento della stagione agrumicola in Sicilia, termometro del mercato italiano di riferimento.
Il calendario commerciale de Il Girasole con sede a Paternò (CT), alle pendici dell’Etna, abbraccia tutto l’anno tra varietà di frutta precoci e tardive. Le principali tipologie lavorate sono: arance Navel, Tarocco, Moro, Sanguinello, clementine Nova e mandarino tardivo di Ciaculli, albicocche, pesche, nettarine e pere Coscia. Tra i canali commerciali: la grande distribuzione organizzata, dove la presenza del marchio cresce di anno in anno sia in Italia sia all’estero.
“Nel complesso – spiega Giovanni Scavo – potremmo stimare un calo produttivo del 20% circa che, commercialmente, andrà a compensarsi con il leggero ritardo e l’evidente calo di consumi da imputare, soprattutto, al ridotto potere d’acquisto delle famiglie italiane nella morsa tra pagare le bollette o riempire il carrello della spesa”.
“È scontato ribadire che subiamo l’influenza dell’aumento dei costi di filiera già sostenuti in produzione e di quelli da sostenere in fase di commercializzazione. Stimiamo un aumento del 25/30% in termini di maggiori costi sostenuti, in virtù dei quali la gran parte degli operatori commerciali si muove sui mercati con prudenza”.
“Le contrattazioni in campagna sono più contenute e meno rapide rispetto agli anni scorsi; inoltre i produttori sono sotto pressione per i costi maggiori sostenuti e i prezzi alti portano in conseguenza gli acquirenti a prendere tempo nel concludere gli acquisti”.
“Sul piano della produzione – conclude Giovanni Scavo – la lunghissima estate ha leggermente compromesso l’accrescimento dei frutti, quindi andremo a commercializzare soprattutto un prodotto di media pezzatura, ma con elevato grado zuccherino. Stessa analisi penso di poterla confermare per le arance rosse, la cui raccolta inizierà – per avere un prodotto con eccellenti sapore e grado di maturazione – non prima della prima decade di dicembre. Più in generale, per il settore ortofrutticolo non è un bel momento e non solo relativamente al calo dei consumi. In campagna permane la difficoltà a reperire manodopera per la raccolta dei frutti che, arrivati in linea, prevedono costi di lavorazione talvolta superiori anche del 30%”